Sechi Gavino

di Giommaria
22 Giugno 1895 - 02 Luglio 1915, sul Carso
Comune o luogo di Nascita
Uri
Comune di Residenza
Uri
Tipologia del decesso
morto per ferite riportate in combattimento
Arruolamento al distretto militare di Sassari
Mandamento di Ittiri
Circondario di Sassari

Provincia di Sassari
Sub provincia territoriale/geografica di Sassarese
Presente in Albo d'Oro
PAG. 388
Note
roi che non volevano essere Eroi. La comunità di Uri (Sassari), composta prevalentemente da contadini e pastori, è troppo assorta nella quotidiana povertà e molto lontana dalle dinamiche politiche che si stanno evolvendo in tutto il continente europeo e che a breve sfoceranno nell’immane catastrofe della Prima Guerra Mondiale. Agli inizi del 1915 assiste con incredulità all’impotente chiamata alle armi dei suoi giovani ragazzi, tutti sulla ventina. Le famiglie dei poveri contadini ne sono falcidiate, in alcuni casi anche due o tre componenti sono chiamati alle armi contemporaneamente. Fra maggio e giugno altri trenta giovani rispondono alla chiamata consapevoli ormai che la guerra li attende, comunque una guerra apparentemente lontana da loro. Sarà il Comando del 64° Reggimento di Fanteria a gettare nello sconforto la piccola comunità contadina. Con un breve dispaccio farcito di retorica, quel Comando affida al Sindaco di Uri il mesto incarico di partecipare alla famiglia Sechi – Garroni «la fine del soldato Sechi Gavino, avvenuta per la grandezza della Patria sul campo dell’onore il giorno 3 corrente». Analoga missiva è pure indirizzata allo stesso Sindaco dalla presidente della sottosezione di Sassari dell’Ufficio Notizie Combattenti: «son dolentissima di doverLa incaricare di comunicare al Signor Sechi Giò Maria che il soldato Sechi Gavino è gloriosamente caduto sul campo. Nell’inviare sentite condoglianze alla famiglia, La ringrazio». L’eroico soldato caduto per la Patria era il contadino Gavino Sechi, chiamato alle armi nel mese di gennaio del 1915 ed assegnato al 63° Reggimento di Fanteria della Brigata Cagliari, mentre al fronte vi era giunto ai primi di giugno, sempre del 1915. Verso la fine di quel mese, il suo reggimento aveva come obiettivo l’occupazione del grande tricerone di Polazzo. Per un paio di giorni i fanti della 63° Reggimento della “Cagliari” avevano vanamente preso d’assalto la postazione nemica, riportando solo ingenti perdite. L’impresa riuscirà soltanto nel pomeriggio del 2 luglio, unitamente ad altri tre battaglioni del 64°, giunti nel frattempo di rincalzo. La sera stessa contro entrambi i Reggimenti della “Cagliari”, il nemico si accanirà con violenti contrattacchi nel corso dei quali cade eroicamente, fra gli altri, anche il giovane fante Gavino Sechi. Aveva appena compiuto vent’anni e sarà il primo caduto di Uri. Purtroppo altri compaesani lo seguiranno. Una breve sunto della biografia del fante Gavino Sechi tratta dal mio libro "Uri e gli uresi nella Grande Guerra". Giuseppe Sechi

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